Provincia di Frosinone – Incastrato il “Re delle truffe”, la mente di un giro di assegni rubati
I poliziotti lo chiamavano il “Re delle truffe” e cercavano di dargli un volto e un’identità da più di un mese: è l’uomo a capo di un gruppo di imbroglioni dedito alla ricettazione in grande stile, su tutto il territorio della provincia, di assegni rubati. Ma ieri gli agenti lo hanno finalmente individuato e denunciato.
Le indagini sono iniziate quando un ristoratore, dopo essere stato truffato, ha sporto denuncia. Aveva organizzato un bacchetto nel suo ristorante per un battesimo ed era stato pagato con uno degli assegni rubati. La coppia, che ha saldato il conto con il titolo che ovviamente il ristoratore non ha potuto incassare, risiede nella zona nord della provincia: lei ha 41 anni, lui 45, con la fedina già macchiata proprio da reati contro il patrimonio.
Sono stati denunciati per furto e ricettazione, ma subito è risultato chiaro che non potevano essere loro i soli responsabili del giro di assegni rubati. E infatti ecco che i sospetti degli investigatori si stringono intorno a un cinquantaquattrenne concittadino dei due, anch’egli con numerosi precedenti per truffa e reati contro il patrimonio. I poliziotti eseguono una perquisizione nella sua abitazione e il loro intuito trova conferma: vengono rinvenuti documenti d’identità, tessere sanitarie, assegni, certificati sanitari in bianco, documentazione bancaria intestata a diversi soggetti. Insomma, il necessario per mettere in piedi il “bidone”. La documentazione rinvenuta e i risultati dei successivi accertamenti non sembrano lasciare molti dubbi sulla sua responsabilità e viene denunciato per i reati di truffa e ricettazione.
Le indagini però non si fermano. Sono in corso, infatti, ulteriori controlli per risalire alla provenienza della documentazione sequestrata.