Roma – Gli esponenti dell’opposizione alla regione Lazio chiedono un consiglio straordinario sulla crisi dell’automotive

Un consiglio regionale straordinario da svolgere alla presenza delle forze sociali, imprenditoriali e degli enti locali e con la rappresentanza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Argomento chiave il futuro di Stellantis Cassino Plant
“Siamo preoccupati della grave crisi industriale del settore automotive e dell’indotto e in particolare del futuro dello stabilimento di Piedimonte San Germano”.
Ad avanzare la richiesta sono i capigruppo di opposizione alla Pisana Alessio D’Amato (Insieme per il Lazio-Azione), Mario Ciarla (Pd), Marietta Tidei (Italia Viva), Adriano Zuccalà (5s), Claudio Marotta (AVS) Alessandra Zeppieri (Polo Progressista) che hanno sottoscritto la richiesta del consiglio straordinario insieme ai consiglieri: Battisti Sara, Bonafoni Marta, La Penna Salvatore, Lena Rodolfo, Mattia Eleonora e Panunzi Enrico del PD.
“E’ assolutamente fondamentale -sottolineano – conoscere le reali intenzioni di Stellantis in merito al sito produttivo di Piedimonte San Germano, infatti, al calo della produzione e dell’occupazione, ricordiamo che negli ultimi 6 anni il gruppo Stellantis in Italia ha perso oltre 7.000 lavoratori di cui 1.200 a Cassino e la produzione complessiva al 2022 è stata pari a circa 686 mila veicoli, con un calo del 33%, si aggiungono le recenti operazioni immobiliari di dismissione che sembrerebbero il prologo di una definitiva deindustrializzazione e del disimpegno di Stellantis rispetto alla valorizzazione e al rilancio della fabbrica di Piedimonte San Germano.
Un pericolo concreto, confermato anche dalla proposta di incentivi per l’uscita dal lavoro arrivata ad almeno 15 mila impiegati degli stabilimenti italiani, tra cui quello della nostra regione. Senza sviluppo industriale non c’è futuro per la nostra regione”.