Valle di Comino – Vicalvi e Settefrati fuori da Acea ma l’ente gestore diserta la ricognizione degli impianti. La protesta del Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone
I comuni di Vicalvi e Settefrati hanno avviato l’iter per l’uscita da Acea ed il ritorno alla gestione in proprio del servizio idrico. Ma questa mattina, prevista la ricognizione degli impianti nel comune di Vicalvi, Acea non si è presentata suscitando la reazione del Coordinamento Acqua pubblica Frosinone.
In un comunicato, la reazione del Comitato Acqua Pubblica Frosinone, con il coordinatore Mario Antonellis che accusa Acea di “solita scorrettezza istituzionale”, in quanto “evita senza giustificazioni formali, di presentarsi presso il Comune di Vicalvi dove in mattinata, il Gestore Romano, era stato convocato per la ricognizione degli impianti relativi ai Servizi Idrici.
E’ l’ennesima richiesta inevasa. Al di là della questione preminente collegata all’iter della riconsegna delle infrastrutture acquedottistiche, legittimamente reclamata dal Comune, la richiesta di accertamento in contraddittorio dello stato in cui versa il comparto acquedottistico, quello fognario e della depurazione del Comune oltre alla definizione degli eventuali interventi realizzati da ACEA è ovviamente sacrosanta e legittima. Notevole la delusione del Sindaco e degli amministratori presenti.
Sconcerto e rabbia da parte dei cittadini che, se ancora ce ne fosse bisogno hanno toccato con mano il comportamento degenere del Gestore, visto che da anni subiscono ogni forma di vessazione e disservizi da parte di Acea con bollette da capogiro e che, esasperati, non vedono l’ora di tornare ad una gestione equa efficiente ed economica in capo al Comune”.
Per questo, annunciando di “non restare a guardare” anche in vista di mercoledì 25 settembre quando “come preannunciato nella manifestazione tenutasi sabato scorso a Settefrati, anche lo stesso Comune di Settefrati ha convocato Acea per gli stessi accertamenti richiesti dal Comune di Vicalvi”.
Acea questa volta sarà presente? E’ questa la domanda che si pongono amministratori comunali, cittadini e comitati interessati alla vertenza.
Occhi puntati, sugli sviluppi della vertenza, anche per tutti gli altri comuni, al di sotto dei 1000 abitanti, che si ppotrebbero essere interessati all’uscita da Acea.