Villa Santa Lucia (FR) – Reno De Medici, cosa accadrà dopo il corteo sindacale e le dichiarazioni politiche?
La cronaca di una lunga maratona iniziata alle 9.30 e terminata nella Sala Restagno del Comune di Cassino, tra messaggi di speranza, impegni presi pubblicamente e la determinazione a non mollare.
Reno De Medici, si chiude questa lunghissima giornata dedicata alla mobilitazione a sostegno dei lavoratori della Reno De Medici, la cartiera di Villa Santa Lucia che ha dichiarato via libera alla dismissione del sito e che rischia di lasciare sul lastrico 300 famiglie se includiamo anche i lavoratori dell’indotto.
Gli stessi che questa mattina, al corteo organizzato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl (in prima linea con striscioni e megafoni Patrizia Fieri, Pasquale Legnante, Leonello Terrinoni, Marco Colasanti e Enzo Valente). Si tratta di sindacalisti che non da mesi, ma da anni sono in campo per far fronte alle altalenanti vicende di questo sito così strategico per il cassinate e non solo. Una multinazionale che ha sempre lavorato molto, che ha avuto commesse molto consistenti ma che ora vuole gettare la spugna.
Anna Del Vecchio di Camera del Lavoro Frosinone Latina ha lanciato un chiaro grido d’allarme: “Quelli che vedete qui sono solo una parte dei lavoratori, perché dietro a queste persone ci sono le famiglie e ci sono i bambini. Persone che si trovano in cassa integrazione da cinque mesi: con l’inflazione, che ha fatto aumentare soprattutto gli alimenti per l’infanzia, possiamo immaginare le conseguenze a cui porta questa situazione. Se non arriveranno le certificazioni che occorrono, continueremo con gli scioperi e andremo oltre”.
E proprio il riferimento alle difficoltà, alle risorse sempre più esigue per i nuclei monoreddito che hanno difficoltà a pagare le tasse, a far studiare i propri figli e a far fronte a tutte le spese che gravano su un bilancio familiare sempre più esiguo, è stato sollevato anche in Sala Restagno, dove si sono riuniti al termine del corteo lavoratori e sindaci ma anche rappresentanti regionali e provinciali. Tutti allo stesso tavolo, tutti determinati a chiedere e fornire risposte tempestive. Non senza emozione da parte del sindaco di Cassino, Enzo Salera al solo pensiero di genitori in forte difficoltà.
Ma sarà davvero così? A più riprese è stato detto che entro una decina di giorni l’AIA, l’autorizzazione integrata ambientale, sarà fornita alla Reno De Medici. Ma non basterà, sarebbe solo un passo ma non l’ultimo per risolvere la questione dei fanghi, ritenuti ancora un rifiuto e non una materia prima. A quel punto partirà un pressing a livelli più alti.
Se non verrà modificato il codice a livello di Ministero dell’Ambiente, infatti, non si potrà avere un esito certo. Ed è con questa prospettiva che i segretari delle sigle sindacali sono determinati non solo a vigilare sull’esito delle richieste e sui tempi di risposta, ma anche ad alzare il livello della protesta.
Se non ci saranno risposte tempestive, dunque, questa volta si organizzeranno i pullman per andare a manifestare a Roma, dinanzi la Regione Lazio. E poi ancora oltre.
“Gli importanti investimenti dell’azienda – ha ricordato il sindaco Enzo Salera nel suo intervento -dimostrano la volontà di voler rimanere sul nostro territorio, ammodernare gli impianti, restare al passo con i tempi e col mercato, assicurando al contempo i livelli occupazionali. Ma la risoluzione di questa vertenza riguarda, ricordiamolo, non solo l’aspetto occupazionale, che è fondamentale, ma anche il contenimento del costo per lo smaltimento dei rifiuti dato che, l’azienda, è u n anello irrinunciabile della filiera del riciclo sul territorio. Non merita più risposte, invece, chi si ostina ad utilizzare questa battaglia a scopi meramente politici, senza aver cura, né sensibilità, per famiglie e lavoratori”.
“Siamo fortemente preoccupati e ci schieriamo con i lavoratori”. Così Valerio Novelli ed Adriano Zuccalà, Consiglieri Regionali del Movimento 5 Stelle Lazio. “Auspichiamo e ci faremo promotori in merito ad una soluzione rapida ed ottimale di questa controversia. L’ambiente ed il lavoro sono un connubio che deve andare di pari passo e non è tollerabile che vadano in contrasto”.
“Stiamo lavorando sulla vertenza, siamo fiduciosi di giungere ad un risultato positivo, ci stiamo impegnando per quanto possibile – ha annunciato il consigliere regionale di FdI Daniele Maura. “La problematica è tecnica e non politica, la Regione Lazio, nel rispetto delle leggi in vigore, ha avviato l’iter per il rilascio dell’autorizzazione necessaria per superare l’ostacolo al processo produttivo. Necessita comunque pensare ad un’analisi approfondita sulla revisione del testo unico ambientale ma questa competenza non spetta alla Regione. Il problema della gestione del ciclo produttivo delle cartiere non è particolare ma generale”.
La consigliera regionale PD Sara Battisti non ha perso tempo nel replicare: “Questa mattina al presidio dei lavoratori della Reno De Medici alla presenza delle sigle sindacali e delle istituzioni del territorio. La Regione Lazio ha annunciato di aver avviato l’iter per il rilascio dell’autorizzazione necessaria per superare l’ostacolo al processo produttivo. Tuttavia, questa soluzione potrebbe non essere esaustiva. Ed è per questo che ritengo necessario avviare un’interlocuzione con il Ministero competente per una riflessione seria sulla normativa in tema ambientale, al fine di semplificarla salvaguardando il delicato equilibrio tra sviluppo e tutela ambientale”.