Cassino – Trenta contro due: tifosi del Cassino Calcio massacrati di botte da supporter del Latina. Il presidente Rossi contro i violenti: “Sono teppisti”
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Ieri mattina, in Sardegna, dove erano andati per la partita, due tifosi del Cassino Calcio sono stati selvaggiamente picchiati da un gruppo di tifosi del Latina Calcio. Tra l’altro, le due squadre non si scontravano nemmeno tra di loro.
Abbiamo sentito il presidente della squadra di Cassino, Nicandro Rossi, che ci ha raccontato la terribile esperienza. Era partito da Roma assieme a 4 tifosi. C’era anche un bambino, il figlio di uno dei supporter. Un gruppo di tifosi del Latina Calcio aveva preso lo stesso aereo, perché anche loro erano in trasferta per una partita fuori casa.
Atterrati a Olbia, intorno alle 10.00, il presidente Rossi si era un po’ attardato, e con lui avevano rallentato il passo anche altri compagni di viaggio. Solo due tifosi del Cassino Calcio erano andati avanti. A un certo punto, Rossi e i suoi accompagnatori avevano sentito un frastuono. Si udivano anche le grida di alcune donne che strillavano.
Cosa hanno trovato quando si sono precipitati a vedere cosa fosse successo? Hanno trovato i due tifosi del Cassino Calcio a terra, «massacrati di botte». Quella trentina di supporter del Latina – come hanno raccontato sia le vittime sia i testimoni – li avevano picchiati semplicemente per la loro appartenenza calcistica. Non c’è stato bisogno delle cure immediate in ospedale, ma il dolore era tanto.
Ha dichiarato il presidente Nicandro Rossi: «Non è questione di calcio, è solo questione di teppisti. Tra le due società, la nostra e quella del Latina, c’è conoscenza e c’è rispetto. Questi violenti e facinorosi inquinano lo spirito vero dello sport. Ma non sarà difficile individuarli».