Provincia di Frosinone – Agevolazioni Acea Ato 5, Renato De Sanctis: sono il “parto di un topolino” ed il segno di una sonora sconfitta del presidente Pompeo
Le agevolazioni previste per gli utenti in occasione dell’emergenza Coronavirus, diramate da Acea Ato 5 sono, per il consigliere comunale di Cassino Renato De Sanctis, del Comitato No Acea, “il parto di un topolino” e una sonora sconfitta per il presidente della Provincia Pompeo.
“Dopo aver inviato tre note ad Acea Ato 5 spa per trovare una soluzione, la più positiva possibile in merito alle richieste avanzate da diversi Comuni, alcuni Comitati territoriali e dal Presidente della Consulta di Ambito, che in realtà avevano richiesto l’abbattimento delle Tariffe del 50% in applicazione ai consumi di tutti gli utenti per il periodo che intercorreva dal 1 marzo 2020 al 31 agosto 2020, il Gestore ha risposto, sostanzialmente (ma ipocritamente, in quanto il consiglio di amministrazione poteva ben deliberare), che le variazioni Tariffarie non sono di propria competenza ma che erano disposti ad istituire un tavolo tecnico per discutere sugli eventuali provvedimenti a favore degli utenti che potevano definite e quantificate. Il tavolo tecnico che in solitaria compagnia il Presidente della Provincia, avv.to Antonio Pompeo (rappresentato dall’ing. Vincenzo Benincasa), ha inteso istituire con il Gestore, il 18.05.2020, ha avuto lo stesso esito del parto elefantiaco, ‘un minuscolo topolino’”.
Il riferimento è al Bonus Idrico; alla sospensione dei distacchi per morosità e la possibilità di ricorrere alla rateizzazione delle bollette.
“Quindi – continua De Sanctis – il Presidente Pompeo ben consapevole di aver incassato una sonora sconfitta (d’altronde se le partite non si giocano sul serio è chiara e prevedibile una sconfitta), ha invitati tutti i Comuni ad assistere quel film che è stato il nostro incipit, ha gridato ai quattro venti che ci sono ben 7.098.521,92€. a disposizione di tutti i Comuni dell’Ato 5. La cosa certa è che questa somma si trova nelle disponibilità delle casse dell’ATO 5, e già questa esternazione ci fa sobbalzare dalle nostre comode poltrone, ma ancor non abbiamo capito se si tratta di residui attivi (così dovrebbero appellarsi tali somme in un normale bilancio di un Ente Pubblico), o cos’altro, visto che poi qualsiasi bilancio dovrebbe essere pubblico. Continuando il suo proclama, il Presidente ci comunica che la somma a disposizione si riferisce ad oneri concessori, periodo 2003/2012, ma non ci fa capire se sono somme versate dal Gestore e, se si, quando le ha versate, e soprattutto perché erano ancora in entrata, sul “brogliaccio”, visto che non possiamo parlare di bilancio, e non riversate con i dovuti tempi ai Comuni di competenza? In conclusione, caro Presidente al fermo diniego di ACEA di partecipare in qualche modo alle evidenti e straordinarie difficoltà economiche di tutti i cittadini della provincia, con un possibile intervento del taglio delle Tariffe, lei risponde annunciando una ripartizione infra-comunale di una somma che niente è se non un vecchio credito degli stessi e che oggi scopriamo che sono nelle casse dell’ATO 5 e non sappiamo neanche da quando tempo? Siamo solo all’intervallo di quel film a cui ci hanno invitati ad assistere, ma a quanto sembra, fatti seri, molto seri vengono trattati come se tutti noi cittadini fossimo i soci di una bocciofila e mi scuso con i circoli bocciofili, essendo stato da giovane un assiduo frequentatore conosco bene la loro organizzazione e serietà”.